Decreto Fiscale 2025: in vigore nuove misure su imposte, assunzioni, IVA e Terzo Settore

Il Dl n. 84/2025, pubblicato il 17 giugno in Gazzetta Ufficiale, ridefinisce numerosi aspetti del sistema tributario: novità per lavoratori, imprese, enti locali e no profit

Decreto Fiscale 2025: in vigore nuove misure su imposte, assunzioni, IVA e Terzo Settore

Il decreto fiscale 2025 (Dl 84/2025), in vigore dal 18 giugno, introduce modifiche significative in ambito tributario. Per i lavoratori autonomi e dipendenti, cambia la deducibilità delle spese di trasferta: in Italia è vincolata a pagamenti tracciabili, all’estero no. Gli interessi percepiti da professionisti diventano redditi di capitale. Per le società, si aggiornano le regole sul riporto delle perdite in operazioni straordinarie, semplificando i criteri di calcolo. Viene escluso il personale assunto da società collegate nel computo della deduzione per nuove assunzioni. Cambia anche la disciplina delle CFC (società estere controllate) e degli ibridi fiscali, con nuove scadenze documentali. In materia IMU, i Comuni avranno tempo fino al 15 settembre per approvare le delibere sulle aliquote 2025. Esteso il reverse charge IVA alla logistica, mentre lo split payment sarà abolito dal 1° luglio per le società Ftse-Mib. Slittano all’8 novembre i termini per le dichiarazioni 2024, mentre i versamenti per soggetti Isa e forfetari si posticipano al 21 luglio (o 20 agosto con maggiorazione). Per il Terzo Settore e le imprese sociali, il regime fiscale entrerà in vigore dal 2026. Infine, modifiche anche su biodiesel e accise.

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