Green Pass negli studi professionali, indicazioni di Confprofessioni

Confprofessioni fornisce ai datori di lavoro liberi professionisti alcune indicazioni utili per l'adozione delle misure organizzative volte alla verifica del Green Pass sul luogo di lavoro, nonché per l'attuazione delle disposizioni di legge.

Quali sono i soggetti obbligati ad esibire la Certificazione?

Tutti coloro che nello studio professionale svolgono un'attività lavorativa, di formazione o di volontariato.

Modalità di verifica.

I titolari sono tenuti a verificare - anche a campione e dove possibile al momento dell'accesso nello studio professionale - il possesso della Certificazione Verde COVID-19 da parte dei lavoratori. La mancata verifica o la mancata adozione delle misure organizzative entro il 15 ottobre comporta una sanzione amministrativa per il datore di lavoro da € 400 a € 1.000 (raddoppiata in caso di reiterata violazione).

Quali sono le conseguenze per i lavoratori?

I lavoratori dipendenti dello studio professionale, nel caso in cui comunichino di non essere in possesso del Green Pass o qualora risultino privi della predetta Certificazione al momento dell'accesso:

      - non possono entrare nel luogo di lavoro;

      - sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della Certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021;

      - non subiranno conseguenze disciplinari;

      - conservano il rapporto di lavoro;

      - subiranno una trattenuta della quota giornaliera della retribuzione quante sono le giornate di assenza.

L'accesso dei lavoratori nei luoghi di lavoro in violazione dell'obbligo può comportare il pagamento di una sanzione pecuniaria da € 600 a € 1.500 a carico del lavoratore. Soggetto competente ad irrogare la relativa sanzione è il Prefetto.