Le novità in materia di lavoro con la conversione del Decreto Fiscale

Fino al 31 dicembre 2021, sono estese le disposizioni che prevedono l'equiparazione del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva a malattia.

Le novità in materia di lavoro con la conversione del Decreto Fiscale

Sono estese fino al 31 dicembre 2021 le disposizioni che prevedono l'equiparazione del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, a malattia ai fini del trattamento economico. La misura riguarda i lavoratori subordinati del settore privato e il predetto periodo non è computabile nel periodo di comporto.

È inoltre consentito ai datori di lavoro privati con obbligo di iscrizione presso le Gestioni INPS di ottenere un rimborso forfettario di € 600 a copertura degli oneri sostenuti dal 31 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 per i propri lavoratori dipendenti non aventi diritto all'assicurazione di malattia INPS. Da tale misura sono esclusi i datori di lavoro domestico e il rimborso è riconosciuto una tantum per ciascun anno solare in relazione ad ogni lavoratore la cui prestazione lavorativa, durante l'evento, non possa essere svolta in modalità agile. I datori di lavoro che intendano fruire del predetto rimborso devono presentare apposita domanda telematica che riporti i periodi interessati dall'evento, entro i termini che l'INPS indicherà con successiva circolare.

I rimborsi saranno erogati nel limite massimo di spesa per l'anno 2021 pari a € 188,3 milioni, al raggiungimento del quale non si procederà ad ulteriori rimborsi.

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